Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/116

Da Wikisource.

d’una signorina per bene 105

apparvero tosto, ridenti e leggiadre nella loro fresca toeletta della sera.

Una vampa scottante salì al cervello di Lucia, mentre il signor Svarzi scambiava i saluti. Che cosa avrebbero pensato quelle signorine, che cosa avrebbe creduto la signora Marri, sorprendendola lì con il signore, ritti l’uno di fronte a l’altra come se li avesse chiamati un comune desiderio, forse la simpatia?...

Continuarono insieme il cammino. Ormai Lucia non avrebbe potuto tornare indietro senza parere scortese, peggio senza forse avvalorare il sospetto.

Ah! l’odioso sospetto ella lo indovinava negli occhi delle amiche, nella mal celata disapprovazione della loro mamma!... E non aveva torto la signora Marri di trovare inconveniente quell’apparente ritrovo fra lei e il giovine Svarzi. Da quando in qua, in fatti, una signorina per bene, che vive a la spiaggia sola con le persone di servizio, consente che un giovanotto l’accompagni nelle passeggiate e peggio nelle passeggiate serali?...

Turbata e eccitata da questi pensieri, Lucia prese a braccetto Olga, l’ultima delle sorelle Marri e s’incamminò con essa.