Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/115

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d’una signorina per bene 105

«Grazie! — rispose Lucia in un susurro.

E chiedendo scusa al signore, non trovò altro da dire se non che ella stava per uscire con Adele e Bortolo e non poteva fermarsi.

Il giovine Svarzi si fece contro lo stipite per lasciarla passare e la seguì senza nulla dire.

Fuori, Lucia, dopo alcuni passi si arrestò di stianto. Il signor Svarzi le si era messo di fianco e camminava di pari passo con lei. La voleva accompagnare; a lasciarlo fare, l’avrebbe seguila.

«Sfacciato... antipatico! — mormorò in petto la fanciulla, guardandolo negli occhi con muta interrogazione, atteggiando la bocca a disprezzo e disdegno.

«Perchè mi segue?... con qual diritto? — chiedeva l’espressione tutta del suo volto. Ma le labbra non emettevano suono, serrate dalla collera.

Stava per tornare indietro piantando lì su i due piedi il giovine signore, quando un improvviso chiacchericcio e un fruscio di passi, le fece volgere il capo a l’imboccatura d’un viottolo lì presso.

«Le signorine Marri! — disse Adele, che camminava avanti con Bortolo.

In fatti, le tre sorelle accompagnate dalla madre,