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d’una signorina per bene 123

Perchè, perchè dunque la sera prima della sua partenza per la spiaggia, l’aveva guardata con un lampo di tenerezza negli occhi, e le aveva stretto la mano quasi affettuosamente?

«In qualunque circostanza si ricordi ch’io sono a suoi ordini! — le aveva detto quella stessa sera, salutandola.

«Sì; se ci fosse bisogno, egli accorrerebbe ad una mia parola, questo lo sò! — diceva a sè stessa la povera fanciulla. — È cavaliere, è di carattere nobilissimo; non dimenticherà mai che mio padre gli volle bene e lo stimò. Ma... mi ha in conto d’una sciocca, d’una vanitosa! mi sprezza! mi disdegna forse!..

Su ’l mare si andava avanzando una nave dalle bianche vele spiegate; vogavano al suo incontro barchette, cannotti, vaporini eleganti.

Dallo stabilimento vicino, venivano grida di piacere e scoppi di allegre risate insieme con il suono del pianoforte che qualcuno strimpellava.

Sempre seduta nella poltroncina con le braccia conserte e il dorso poggiato a la spalliera, Lucia guardava e sentiva con malata indifferenza.

Che mai importava a lei della gente, delle cose?..