Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/41

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d’una signorina per bene 31

«Coraggio! — le sussurrò presso una voce commossa e carezzevole. — Iddio ha voluto così; non si può andar contro a’ suoi voleri!

Chi le parlava?... chi era con lei e la guidava a casa attraversando il cortile?

Levò gli occhi su ’l volto pallido del suo compagno; l’ingegnere Del Pozzo.

Ah! egli non l’aveva lasciato il povero fanciullo che s’era fatto male a la fabbrica!... Non era fuggito dal povero moribondo!... Non era andato a distrarsi dopo la giornata di lavoro!... Non aveva avuto riguardi per la propria sensibilità!...

Avevano attraversato il cortile; erano entrati in giardino. Ai piedi della scalea, che dava su la porta d’entrata del villino, Lucia si arrestò; porse tutte due le mani a l’ingegnere e gli disse in un soffio: «Grazie!»

«Coraggio! — le ripetè lui, stringendole le mani.

Che espressione soave, che espressione pietosa avevano in quel momento, quegli occhi chiari!.. Oh sì sì!.. essi dovevano possedere un fascino; ma era un fascino buono, che comanda carità, che chiede il bene!

«Grazie! — tornò a dirgli Lucia mentre egli