Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/43

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d’una signorina per bene 33

La signora Marta era fortunata quella sera.

Lucia l’udì annunciare ancora due volte la vincita, mentre ella saliva lo scalone per ritirarsi in camera con le sue emozioni, i suoi sentimenti.



Alcuni giorni dopo quella triste sera, il babbo tornando a casa per la colazione, consegnò a Lucia una lettera non suggellata.

«È dell’ingegnere del Pozzo — disse, — pregò me che te la consegnassi.

Un’ondata calda corse a la fronte della fanciulla. Prese la lettera, l’aperse, lesse ad alta vece:

«Gentile Signorina,

«Il povero fanciullo ch’Ella ha veduto morire, non aveva altri al mondo che una sorella, la quale gli faceva da madre. Essa ha vent’anni ed abita in un abbaino su ’l Corso di Porta Nuova N.... Lavora da sarta.

«Con rispetto, Le porgo i miei doveri.

«Anton Mario del Pozzo