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d’una signorina per bene 69

boccata d’aria aperta, di sgranchirsi in mezzo al verde, di ritrovarsi fuori, sola con i propri sentimenti.

Wise, felice, si lasciò adattare la musaruola lambendo la mano della padroncina. E tutti due infilarono il viale che si apriva subito al di là del giardino della villetta.

Le piante frusciavano le vette nel rosso tramonto; i passeri cinguettavano rumorosamente appollaiandosi; alcune balie con i bimbi in collo o a mano rincasavano; le mammine in ritardo si affrettavano al ritorno con i piccini saltellanti.

Su una panchina, a sedere con le mani su le ginocchia e il capo supino, un vecchio dal barbone bianco, guardava nel vuoto.

Wise gli corse dinanzi abbaiando. Il povero guardò, stese timidamente la mano a la signorina, che gli diede la moneta del suo borsellino.

«Grazie! pregherò per lei! — piagnucolò il vecchio, sorpreso a la carità di quelle monete, fra cui erano due venti centesimi di nikel.

«Sì, pregate! — gli rispose Lucia salutandolo del capo.

Dalla Chiesa del Corpus Domine, al di là di Porta Sempione, venivano i rintocchi dell’Ave