Pagina:Gentile - Romanzo d'una signorina per bene, Milano, Carrara, 1897.djvu/81

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d’una signorina per bene 71

abbaiando e saltellando; poi tornò presso la padroncina.

«Non voglio levar gli occhi per un poco; fin che egli non abbia scantonato — pensava intanto Lucia.

Ma proprio in quel momento, come attratta da forza ignota, superiore a la sua volontà, i suoi occhi si rivolsero e si incontrarono in quelli del giovine che pure in quel punto si era voltato.

«Che proprio si tratti di fascino? — pensò la fanciulla, sentendosi scottare la faccia e il collo da una vampata, che veniva da malcontento di sè, da ribellione impotente contro la propria volontà.

Al rosso tramonto era successo il bagliore mesto della prima sera. Dai prati si sollevava un vapore tenue, d’un bianco cenerognolo; le piante, scosse dalla brezza, frusciavano le vette nella semi-luce; il parco si andava facendo sempre più deserto; il brusio della città, arrivava attutito dalla distanza.

Lucia affrettò il passo verso casa. Al grande, doloroso turbamento recato a l’anima sua dalla inaspettata notizia del matrimonio del padre, era successa una mite rassegnazione, e una indefini-