Pagina:Giacomelli - Dal diario di una samaritana, 1917.djvu/21

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A volte — ho avuto occasione di notarlo, purtroppo — si fa peggio. Il popolo italiano non ha ancora le tradizioni nazionali di altri paesi, non conosce il patriottismo innato e ardente dei francesi, dei tedeschi, degli stessi inglesi, che pur sembrano freddi, e di tanti altri popoli. Perciò, coi pistolotti patriottici, in quest’ora di tanti sacrifici, si rischia a volte di provocare reazioni. Segno che altri non han saputo, parlando di patria, trovar la via delle loro anime. A volte — anche questo ho notato — giova più fare appello al cuore, con poche parole, che ridestino i sentimenti migliori, di giustizia, di carità, di fede.

Sì, anche di fede. S’ingannano coloro che credono la religione sia poco sentita dal nostro popolo, o in contrasto col sentimento patriottico. Ben sanno i cappellani militari di quale valido aiuto sia il sentimento religioso per spronare i soldati al dovere verso la Patria. Quando questo è dimostrato loro come messo nei nostri cuori da Dio, legato a quelli che abbiamo verso la famiglia e l’umanità, non per ingiuste conquiste, ma per rivendicazioni di giustizia, quando si parla di Cristo, che ha offerto la vita per tutti, essi accettano ogni cosa con maggiore rassegnazione, con maggiore convincimento.


Li 5. — Stanotte Bertini (il ferito al braccio), ha avuto una grave emorragia. E’ stata arrestata dalla brava suor Placidia. Ma come è pallido e sfatto, povero figliuolo... Il dottore teme. Hanno mandato ai suoi il telegramma. Arriveranno in tempo?