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tubi gialli, cogli orifizii (pori) del medesimo colore ma che si oscurano nel fungo adulto; gambo solido, cilindrico, talora un po’ ingrossato alla base, fornito di anello membranaceo, bianco o con tinta violaceo-cioccolata nella parte inferiore, che poi svanisce lasciando un circolo scuro intorno al gambo, il quale è giallo sopra l’anello e punteggiato di granelli oscuri e sotto l’anello brunastro; carne molle, bianco-giallognola, tinta di carnicino al taglio nel fungo giovane, di odore e sapore appena sensibili; basidii clavati, 24-27 × 6-8 μ.; spore gialle, a forma di mandorla, allungate, 6-8 × 2 1/2-3μ.
Vegeta a preferenza nelle pinete della zona delle valli e montana; a Trento si trova a S. Antonio, S. Rocco, dall’agosto al novembre.
Il Boleto giallo è poco conosciuto nel Trentino, mentre in Germania, Boemia ecc. viene recato in gran quantità sui mercati e considerato come specie mangereccia molto apprezzabile. Conviene però raccoglierlo a tempo asciutto, quaudo la viscosità del cappello è sparita, e prepararlo per la cottura levando l’epidermide del cappello, lo strato dei tubetti che formano la parte inferiore dello stesso, l’anello e la parte inferiore del gambo.
Spiegazione delle figure: a-b Fungo in vario grado di sviluppo, c Fungo sezionato verticalmente, d Basidii. e Spore.
Boletus elegans Schum. — Tav. LXXXVI.
Ital. Boleto elegante. Franc. Cèpe élégant. Ted. Gelber Röhrenschwamm .
Ha cappello da emisferico piano-convesso, viscoso, di colore giallo più o nieno vivo, sovente con macchie color ruggine; tubi giallo-zolfino, con orifizii del medesime colore, coll’età oscurantisi, di forma rotonda o sinuata; gambo cilindrico, alla base talora ingrossato, munito verso la sommità d’anello bianco, poi giallastro che svanisce presto lasciando un circolo giallo-brunastro intorno al gambo, sotto l’anello talora reticolato o granuloso, sotto fibroso, del colore del cappello; carne molle, gialla, che al taglio nel fungo giovane assume una tinta lilacino-rosea, di odore appena marcato e di sapore un po’ acido; basidii clavati, 25-30 × 6-8 μ.; spore gialle, allungato, 8-10 × 31/2-4 μ.
Cresce a grandi famiglie nelle selve alpine di larice dal luglio al novembre.