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olivacea, al tatto o anche all’aria diventante rossastra, percorsa specialmente alla base da fibrille o vene e in età, screpolata o arcolata; sostanza interna compatta, duretta, cellulosa, da prima bianca, poi citrina, indi olivacea; le cellule sono rivestite dai basidii, di forma clavata, 20-25 × 7-9 μ.; portanti all’apice dalle due alle otto spore allungate, 7-9 × 3-1/2 μ.

Cresce a grandi famiglie, da prima sotto terra, poi quasi intieramente allo scoperto, nei boschi di pino (Pinus silvestris), dal maggio al novembre.

È fungo mangereccio d’assoluta innocenza, ma di qualità ordinaria per la carne poco gustosa e piuttosto tenace. Da noi generalmente viene mangiato crudo dai ragazzi che vanno al pascolo o a raccogliere legne.

Spiegazione delle figure: a Gruppo di due funghi perfettamente sviluppati. b Fungo sezionato verticalmente, c Basidii. d Spore.