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stanz gustoso come guarnizione (appresso) se si prepara nel modo seguente:

Si scelgono possibilmente individui del medesimo sviluppo, si mondano raschiando la pelle del cappello e del gambo e si tagliano a pezzi cubici (forma di dado) della dimensione di circa 3 cm.

Indi si lavano, si pongono nell’acqua e aceto con sale e si fanno bollire finché abbiano raggiunto un terzo circa di cottura, indi si colano e si mettono nell’olio con un po’ di aceto e si fanno nuovamente bollire per 7 o 8 minuti. Subito questo trattamento, si versa il tutto in un vaso di terra cotta, osservando che i funghi rimangano tutti sotto olio, e quindi si ripongono. Dopo cinque o sei giorni possono essere serviti come guarnizione della carne ecc.


Spiegazione delle figure: a Fungo giovane. b Fungo di mezzo sviluppo, c Sezione verticale, d Basidii. e Spore.

Armillaria mellea Wahl. — Tav. XX.

Ital. Famiglia buona, bianca e leonata. Volg. Fonghi del morar, Ciodini de morer. Franc. Téte de Meduse. Ted. Hallimasch.

Nel primo sviluppo ha la forma di chiodo pel cappello conico arrotondato ai margini, poi piano-convesso, indi spianato con umbone nel centro, di vario colore a seconda della matrice, cioè giallo-melleo se cresce al piede dei gelsi, rossastro-carne se ai piedi o su tronchi marciti di conifere, bruno se ai piedi di roveri ecc. È tutto coperto da fiocchi di peli o piccole squame nerognole o giallastre che poi spariscono nel fungo adulto; lamelle attenuate alle due estremità e scorrenti a uncino sul gambo, bianche, poi con tinta rosea e chiazze rossastre; gambo eguale, alla base per lo più compresso, pieno d’una sostanza spongiosa, sopra l’anello di colore carnicino pallido, sotto giallastro o bruno; anello fioccoso, bianco, a fiocchi giallastri; carne bianca, acidetta; basidii clavato-capitati, 30-40 × 6-7 μ; spore ellittiche, 7-8 × 4-6 ½ μ.

Cresce al piede o sulle ceppale di vari aligeri, specialmente Gelsi, Salici, Abeti, Larici, Quorcie ecc. in ottobre e novembre, per lo più in grandi cespi di 10-30 individui. Raramente si trova solitario, ed allora assume dimensioni maggiori e il piede alla base diventa bulboso.

La carne di questo fungo è un po’ acida, poco compatta e nel gambo fibrosa, per cui, quando si trova bene sviluppato, si dove sempre rigettare la parte inferiore dei gambi riuniti a cespo. È do-