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Pagina:Giacomo Bresadola - I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media, con speciale riguardo a quelli che crescono nel Trentino, 1906.djvu/94

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umbonato, glabro, viscoso, di colore biancastro con tinta paglierina ai margini e grigia al centro: lamelle spesse, nel fungo giovanissimo bianche, poi roseo-carnicine, col taglio finamente fimbriato, verso il gambo rotondato-libere; gambo pieno, alto, all’apice attenuato, fibrinoso, bianco, ingiallentesi coli’ età, alla base fornito di volva membranacea, libera, biancastra, col margine lobato; carne bianca, molle, di odore sgradevole: basidii clavati, 40-45 × 11-13 μ.; spore obovate, color carnicino, 15-18 × 8-10 μ.

Nasce negli orti, nei prati, ai margini delle vie, nei ruderati ecc. da maggio in ottobre.

È specie venefica che si potrebbe confondere, osservandola superficialmente, colla Tobbietta bianca (Tav. XV) o colle forme più elevate del Prataiuolo (Tav. LII-LIV), dai quali però subito si distingue per la mancanza dell’anello e per la presenza della volva. Si abbia cura quindi, alla raccolta, di osservare bene le parti sovra indicate e di farne i confronti colle tavole citate.

Spiegazione delle figure: a Fungo quasi intieramente sviluppato, b Sezione verticale, c Basidii. d Spore.

Volvaria glojocephala Dec. — Tav. XLV.

Ital. Volvaria fuligginosa. Franc. Volvaire grise.

Ha cappello campanulato, poi espanso-umbonato, col margine in età striato, viscoso, di color fuliggine o bruno-marrone; lamelle spesse, larghe, verso il gambo rorondato-libere, da bianche carneo-rossastre, al taglio sottilmente dentate; gambo solido, lungo, attenuato all’apice, bianco, poi diventante fuligginoso, alla base cinto da una volva membranacea, bianca, lobata al margine; carne bianca, di odore nauseante; basidii clavato-subfusoidei, 45-50 × 14-15 μ.; spore obovate, rosee, 13-16 × 8-9 μ.

Nasce nei medesimi luoghi e nella medesima stagione della Volvaria bianca, della quale ha pure le proprietà venefiche.

Si può confondere colle forme grigio scure dell’Amanita vaginata (Tav. XII), specie mangereccia. Per distinguerla con sicurezza si osservino le lamelle, le quali nella Volvaria glojocephala sono rossastro-carnicine e nella Amanita vaginata sempre bianche o con leggera tinta grigiastra nel fungo molto sviluppato.