Pagina:Giannone - Istoria civile del regno di Napoli, 1770, Vol.1.djvu/11

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LIONARDO PANZINI

A’ LETTORI.



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No de’ più famosi e pregevoli libri, che siano in questo Secolo venuti in luce nel Regno di Napoli, è la Storia Civile di esso Regno, composta con nuovo ardire e con gran travaglio dall’Avvocato e Giureconsulto Napoletano Pietro Giannone. Vi ha poche Opere, che abbiano fatto nascendo più rumore, e che prodotto abbiano maggiore utilità, o più efficacemente risvegliato gli spiriti de’ suoi Nazionali a volgere i loro talenti a studj più utili, ed a più interessanti inchieste. La novità del piano, che immaginò l’illustre suo Autore, e che seppe ben condurre a fine, secondo che meglio comportavano le dure circostanze, e le scarse cognizioni del suo tempo, non potè a meno di recare all’Opera quell’universale plauso ed approvazione, di cui meritevolmente ancor oggi gode. Il soggetto dell’Opera, l’interessante oggetto, per cui fu ella composta, il senno col quale fu scritta, i nuovi lumi, ch’ella recò alla nostra Storia Civile, e l’ampie strade, che altrui additò per migliorarla ed illustrarla del tutto, trassero in ammirazione del suo libro ognuno, che vago è di utili, e non oziose ricerche. Fu quindi da’ suoi Nazionali letta con piacere e con profitto; e trasportata di volo fuori dell’Italia, ricevè dalle più culte Nazioni d’Europa l’onore di esser tradotta ne’ proprj lor linguaggi, e allegata per autorevole testimonianza nelle faccende loro civili politiche.1 Le accrebbero ancor maggiormente credito ed autorità i gravi contrasti, ch’ebbe a sostener l’Autore con persone, che sforzaronsi di diminuirne il pregio non meno coll’addossare a lui nere calunnie, che alla sua Opera più gravi macchie e difetti, ch’ella in se non conteneva. Respinse egli i varj attacchi de’ fuoi Avversarj, e vani ne rese gli sforzi con

  1. Vedi la mia Vita del Giannone, stampata nell’anno 1766. colla data di Londra, pag. 17. 66.
Tom.I. tanto