Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano I.djvu/397

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360 storia della decadenza

La nativa e propria abitazione di Odino è distinta col nome di As-gard. La fortunata somiglianza di questo nome con quello di As-burg, o As-of<ref>Mallet, c. IV p. 65. ha raccolto da Strabone, da Plinio, da Tolomeo e da Stefano Bisantino i vestigi di questa città e del suo popolo.</ref>, parole di simil significato, ha fatto nascere un sistema storico così piacevolmente tessuto, che noi quasi brameremmo di persuaderci che fosse vero. Si suppone che Odino fosse Capo di una tribù di Barbari, che abitarono sulle rive della palude Meotide, finchè la caduta di Mitridate, e le armi di Pompeo minacciarono al Settentrione la schiavitù. Questo Odino, cedendo con furibondo sdegno a quella potenza, cui non poteva resistere, condusse la sua tribù dalle frontiere della Sarmazia asiatica nella Svezia, colla grande idea di formare in quell’inaccessibile asilo della libertà, una religione ed un popolo, che in qualche remoto secolo potesse servire alla sua immortale vendetta, quando i suoi invincibili Goti, armati da un militar fanatismo, uscirebbero a turme dalle vicinanze del cerchio Polare, per punir gli oppressori del genere umano1.

Se tante successive generazioni di Goti non potero-

  1. Questa stupenda spedizione di Odino, che deducendo l’inimicizia dei Goti e dei Romani da una causa sì memorabile, potrebbe somministrare il nobile fondamento di un Poema epico, non può sicuramente riceversi come autentica Storia. Secondo il natural senso dell’Edda, e l’interpretazione dei più abili critici, As-gard invece d’indicare una vera città della Sarmazia asiatica, è il nome fittizio della mistica dimora degli Dei, l’Olimpo della Scandinavia, donde si supponeva disceso il Profeta, quando annunziò la sua nuova religione alle nazioni gotiche, già stabilite nelle parti meridionali della Svezia.