Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano I.djvu/398

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dell'impero romano cap. x. 361

no conservare che una debole tradizione della loro origine dalla Scandinavia, non dobbiamo aspettarci da Barbari così inculti alcuna distinta relazione del tempo, e delle circostanze della loro emigrazione. Il passaggio del Baltico era impresa facile e naturale. Gli abitanti della Svezia avevano un numero sufficiente di vascelli grandi con remi1, e non vi sono che poco più di cento miglia da Carlscrona ai più vicini porti della Pomerania e della Prussia. Qui finalmente si cammina colla scorta dell’istoria sopra uno stabil terreno. Sul principio almeno dell’Era Cristiana2 e non più tardi del secolo degli Antonini3, i Goti erano stabiliti verso la foce della Vistola, ed in quella fertile provincia, dove furono poi gran tempo dopo fondate le commercianti città di Thorn, Elbing, Konigsberg, e Danzica4. All’occidente dei Goti, le numerose Tribù dei Vandali erano sparse lungo le rive dell’Oder, e lungo il littorale della Pomerania e di Meelenburgo. Una viva somiglianza di costumi, di colore, di religione e di lingua pareva indicare, che i Vandali e i Goti fossero originariamente un solo gran popolo5. Sembra che i secondi fossero suddivisi in O-

  1. Tacit. German. c. 44.
  2. Tacit. Annal. II, 62. Se si potesse dar ferma credenza alle navigazioni di Pitea di Marsiglia, dovremmo convenire che i Goti aveano passato il Baltico trecento anni almeno avanti Gesù Cristo.
  3. Tolomeo l. II.
  4. Dalle colonie germaniche, le quali seguivano le armi dei cavalieri Teutonici. La conquista e la conversione della Prussia fu compita da quei venturieri del tredicesimo secolo.
  5. Plinio (Stor. Nat. IV 14) e Procopio in Bello Vandal. l. I. c. I. s’accordano in questa opinione. Eglino vissero in tempi diversi, ed ebbero diversi mezzi per investigare la verità.