Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano I.djvu/417

Da Wikisource.
380 storia della decadenza

che rivelar potesse alcune deboli tracce dell’origine loro. È stato supposto che la Pannonia1, che la Gallia, che le parti settentrionali della Germania2 abbiano dato i natali a quella celebre colonia di guerrieri. Finalmente i critici più ragionevoli, rigettando le fittizie emigrazioni d’ideali conquistatori, sono convenuti in un sentimento, la cui semplicità ne persuade la verità3. Suppongono essi che verso l’anno dugentoquaranta4 si formasse sotto il nome di Franchi una nuova confederazione degli antichi abitatoti del Reno inferiore e del Weser. Il presente circolo di Vestfalia, il Langraviato di Assia, ed i Ducati di Brunsvich e Luneburgo furono l’antica sede dei Chauci, che nelle inaccessibili loro paludi sfidarono le armi romane5; dei Cherusci, superbi della fama di Arminio; dei Catti, formidabili per la ferma ed intrepida loro infanteria; e di diverse altre tribù d’inferiore potenza e riputazione6. L’amore della libertà era la dominante passione di questi Germani, il godimento di quella il loro miglior tesoro, e la voce, ch’esprimeva un tal godi-

  1. Diversi sistemi sono stati immaginati por ispiegare un passo difficile di Gregorio di Tours l. II, c. 9.
  2. Il Geografo di Ravenna, L. II, facendo menzione della Mauringania su i confini della Danimarca, come dell’antica sede de’ Franchi, dette origine ad un ingegnoso sistema di Leibnitz.
  3. Vedi Cluver. Germania Antiqua l. III, c. 20 e Freret nelle Memorie dell’Accademia delle iscrizioni, Tom. XVIII.
  4. Molto probabilmente sotto il regno di Gordiano, per una accidentale circostanza pienamente discussa da Tillemont, tom. III, p. 710, 1181.
  5. Plinio Stor. Nat. XVII. I panegiristi frequentemente alludono alle paludi dei Franchi.
  6. Tacit. German. c. 30, 7.