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48 storia della decadenza

pa indifferenza e disprezzo1. Il dotto Origene, che per la sua esperienza ed erudizione era benissimo informato dell’istoria de’ Cristiani, dichiara ne’ più espressi termini, che il numero de’ Martiri non era molto considerabile2. La sola testimonianza di lui dovrebbe servire ad annientare quel formidabile esercito di Martiri, le reliquie de’ quali, tratte per la maggior parte dalle catacombe di Roma, hanno riempiuto tante Chiese3, e che mediante le loro maravigliose azioni sono

    blico spettacolo; e quando arrivò a Troade, ricevè la piacevol notizia, che la persecuzione d’Antiochia era già terminata.

  1. Fra’ Martiri di Lione (Euseb. l. V. c. 1) la schiava Blandina fu distinta co’ più squisiti tormenti. De’ cinque Martiri, sì celebri negli Atti di Felicita e Perpetua, due erano servi, e due altri di molto vil condizione.
  2. Origen. adv. Celsum. (l. III. p. 116.). Le sue parole meritano d’essere trascritte. Ὀλίγοι κατὰ καιροὺς καὶ σφόδρα εὐαρίθμητοι ὑπὲρ τῶν Χριστιανῶν θεοσεβείας τεθνήκασι.
  3. Se noi riflettiamo, che tutti i plebei di Roma non eran Cristiani, e che tutti i Cristiani non eran santi nè martiri, possiam giudicare, con quanta certezza possano attribuirsi gli onori sacri a quelle ossa ed urne, che si prendono senza distinzione alcuna da’ pubblici cimiteri. Dopo un libero ed aperto commercio, che se n’è fatto per dieci secoli, si è risvegliato qualche sospetto fra’ più eruditi Cattolici. Al presente si richiedono, come una prova di santità e di martirio le Lettere R. M., una caraffa piena di liquor rosso, che si crede sangue o la figura di una palma. I due primi segni però son di piccolo peso, e quanto all’ultimo si osserva da’ Critici 1. che quella che si dice figura d’una palma, è forse un cipresso o anche puramente un punto, o un intrecciamento di punteggiatura usato nelle iscrizioni sepolcrali; 2. che la palma era il simbolo della vittoria fra’ Pagani; 3. che fra’ Cristiani serviva come d’emblema non solo del martirio, ma anche di una gloriosa risurrezione in genere. Vedi la lettera del P. Mabillon sul culto de’ Santi ignoti, ed il Muratori sopra le Antichità Italiane (Dissert. LVIII.).