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326 storia della decadenza

Romane, che immediatamente passarono quel gran fiume sopra un ponte di barche, ch’era stato precedentemente preparato1. Se le inclinazioni di Giuliano fossero state simili a quelle del suo predecessore, avrebbe consumato l’attiva ed importante stagione dell’anno nel circo di Samosata, o nelle Chiese d’Edessa. Ma siccome il guerriero Imperatore avea preso per suo modello Alessandro piuttosto che Costanzo, s’avanzò immediatamente verso Carre2, città molto antica della Mesopotamia, distante ottanta miglia da Gerapoli. Il tempio della Luna richiamò la devozione di Giuliano, ma la fermata di pochi giorni s’impiegò principalmente in compire gl’immensi preparativi della guerra Persiana. Fin qui aveva egli tenuto celato il segreto della disposizione; ma essendo Carre il punto di separazione delle due grandi strade, non potè più nascondere se meditava d’attaccare i dominj di Sapore dalla parte del Tigri, o da quella dell’Eufrate. L’Imperatore distaccò un’armata di trentamila uomini sotto il comando di Procopio suo congiunto, e di Sebastiano ch’era stato Duce dell’Egitto; ed ordinò loro, che dirigesser la marcia verso Nisibi per assicurar le frontiere dalle improvvise scorrerie del nemico, avanti di tentare il passaggio del Tigri. Le seguenti loro ope-

  1. Vi sono tre passaggi, distanti poche miglia l’uno dall’altro: 1. Zeugma, celebre presso gli antichi: 2. Bir, frequentato da’ moderni: e 3. il ponte di Menbigz, o sia Gerapoli alla distanza di quattro parasanghe dalla città.
  2. Haran, o Carre fu l’antica residenza de’ Sabei e di Abramo. Vedasi l’Indice Geografico di Schultens, (ad calc. vit. Saladini), opera da cui ho ricavato molte notizie Orientali intorno all’antica e moderna Geografia della Siria e degli adiacenti paesi.