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fratello cadetto del nome e degli emblemi reali. Ritornarono sotto le mura di Costantinopoli piuttosto per minacciare che per assediare quella inespugnabile città; ma corrupero essi la fedeltà delle guardie, e sorpresero una porta, mentre stava difendendosi la flotta contro l’attivo e coraggioso Giorgio Paleologo, che in quella circostanza combattea suo padre, senza riflettere ch’ei sudava pe’ suoi discendenti. Alessio venne incoronato, e il vecchio competitore di lui sepolto sotto le tacite volte d’un monastero. Un esercito composto di soldati di diverse nazioni ottenne il saccheggio della città; ma quei disordini pubblici furono espiati dalle lagrime e dai digiuni dei Comneni, che si sottomisero a tutte le penitenze compatibili colla possession dell’Impero.

[A. D. 1081] La vita dell’Imperatore Alessio è stata scritta dalla prediletta delle sue figlie. La principessa Anna Comnena, inspirata dalla sua tenerezza e dal desiderio lodevole di perpetuare le virtù del padre, s’avvide benissimo che dubiterebbero i lettori della veracità di lei. Protesta a più riprese che oltre i fatti giunti a sua cognizione personale, andò ricercando i discorsi e gli scritti di tutti coloro, che hanno vissuto sotto il regno d’Alessio; che dopo uno spazio di trent’anni, dimenticata dal Mondo, ch’essa medesima ha dimenticato, la sua trista solitudine è inaccessibile alla speranza e al timore, e che la verità, la semplice e rispettabile verità, l’è più sacra che la gloria del padre; ma in vece di quella semplicità di scrivere e di narrare che persuade a credere, uno sfoggio affettato di sapere e di falsa rettorica lascia ad ogni pagina vedere la vanità d’un’autrice. Il vero carattere d’Alessio è coperto sotto un bel cumulo di