Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano V.djvu/213

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dell'impero romano cap. xxvi. 209

so e fertile territorio, che adesso porta il nome di Valachia dalle rovinose incursioni degli Unni1. Ma le speranze e le misure del Giudice dei Visigoti furono presto sconcertate dalla tremante impazienza de’ suoi scoraggiati compagni, persuasi dal lor timore che l’interposizione del Danubio fosse l’unico baluardo, che salvar li potesse dalla rapida caccia e dall’invincibil valore dei Barbari della Scizia. Sotto il comando di Fritigerno e d’Alavivo2, il corpo della nazione s’avanzò in fretta verso le rive del gran fiume, ed implorò la protezione del Romano Imperatore dell’Oriente. Atanarico medesimo, sempre ansioso d’evitare il delitto di spergiuro, si ritirò con una truppa di fedeli seguaci nella montuosa regione di Caucaland, che sembrava esser guardata e quasi nascosta dalle impenetrabili foreste della Transilvania3.

[A. 376] Dopo che Valente ebbe terminato la guerra Gotica con qualche apparenza di gloria e di buon successo, passò pe’ suoi dominj dell’Asia; e finalmente fissò la sua residenza nella Capitale della Siria. I cinque anni4, che ei consumò in Antiochia, furono impie-

  1. Il testo d’Ammiano pare imperfetto o corrotto; ma la natura del terreno spiega, e quasi determina la difesa Gotica. Mem. de l’Acad. Tom. XXVIII. p. 444, 462.
  2. Il Buat (Hist. des Peuples de l’Europ. T. VI. p. 407) ha concepito una strana idea, che Alavivo fosse l’istesso che Ulfila Vescovo Gotico, e che Ulfila, nipote d’un prigioniero della Cappadocia, divenisse per un dato tempo Principe dei Goti.
  3. Ammiano (XXXI. 3.) e Giornandes (de reb. Getic. c. 24) descrivono la sovversione dell’Impero Gotico fatta dagli Unni.
  4. La cronologia d’Ammiano è oscura ed imperfetta. Il