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262 storia della decadenza

perio Romano1. La sommissione d’un corpo di Visigoti sì grande produsse le più salutevoli conseguenze; e l’influsso della forza, della ragione e della corruzione, unite insieme, divenne sempre più potente ed esteso. Ogni Capitano indipendente affrettossi a fare un trattato a parte, pel timore che un ostinato indugio non l’esponesse solo e senza difesa alla vendetta o alla giustizia del vincitore. Si può fissare la data della generale o piuttosto finale capitolazione dei Goti a quattro anni, un mese e venticinque giorni dopo la disfatta e la morte dell’Imperator Valente2.

[A. 386] Le Province del Danubio erano già sollevate dall’opprimente peso dei Grutungi od Ostrogoti mediante la volontaria ritirata d’Alateo e di Safrace, lo spirito inquieto dei quali avevagli mossi a cercare nuove scene di rapina e di gloria. Il distruttivo loro corso era diretto verso l’Occidente; ma noi dobbiamo contentarci d’un’oscura ed imperfetta cognizione delle varie loro avventure. Gli Ostrogoti spinsero varie tribù Germaniche nelle Province della Gallia; conclusero e tosto violarono un trattato coll’Imperator Graziano; avanzaronsi nelle incognite regioni del Norte; e dopo uno spazio di quattro anni tornarono con maggiori forze alle rive del basso Danubio. Avevano reclutato i più feroci guerrieri della Germania e della

  1. Giornandes c. XXVIII. p. 650. Anche Zosimo (l. IV p. 246) è costretto a lodare la generosità di Teodosio, tanto onorevole per esso, e vantaggiosa pel Pubblico.
  2. I brevi ed autentici cenni, che si trovano nei Fasti d’Idazio (Chron. Scalig. p. 52) son macchiati dalla passione di un contemporaneo. L’orazione quarantesima di Temistio è un complimento alla Pace ed al Console Saturnino (An. 383).