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214 storia della decadenza

dall’esperienza e dal valore del Re de’ Goti. Quando fu per principiar la battaglia di Verona, pertossi alla tenda di sua Madre1 e di sua sorella, e volle che in quel giorno, il più solenne della sua vita, l’adornassero con le ricche vesti ch’esse avevano lavorato con le proprie lor mani. „La nostra gloria, disse egli, è reciproca ed inseparabile. Il Mondo sa, che voi siete la madre di Teodorico, ed a me tocca a provare, che io sono il vero discendente di quegli Eroi dei quali vanto l’origine„. La moglie o concubina di Teodemiro veniva inspirata da quello spirito delle matrone Germane, che stimavano l’onore de’ loro figli molto più della lor sicurezza; e si racconta che in una disperata battaglia, mentre Teodorico medesimo era tratto via dal torrente d’una folla di fuggitivi, andò arditamente loro incontro all’ingresso del campo, e co’ suoi generosi rimproveri gli spinse indietro contro le spade nemiche2.

[A. 493] Teodorico per diritto di conquista regnò dalle Alpi fino all’estremità della Calabria: gli Ambasciatori Vandali gli diedero l’isola della Sicilia come una legittima appendice del suo Regno; e fu accolto come liberatore di Roma dal Senato e dal Popolo, che aveva

  1. Vedi Ennod. pag. 1603. Poichè l’Oratore alla presenza del Re potè mentovare e lodare sua madre, possiam dedurne, che la magnanimità di Teodorico non si offendeva delle volgari taccie di concubina e di bastardo.
  2. Si riporta quest’aneddoto sulla moderna, ma rispettabil autorità del Sigonio (Oper. Tom. I. p. 580. De Occident. Imp. l. XV). Son curiose le sue parole = Volete voi ritornare? = nell’atto di presentare ad essi, e quasi scuoprire l’originale ricetto.