Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VII.djvu/304

Da Wikisource.
298 storia della decadenza

diligenza per essere arrivato in nove mesi dopo la sua partenza da Pekino all’imboccatura dell’Indo. Era però aperto l’Oceano alla libera comunicazione del Genere Umano. Le Province della China, dal Gran Fiume fino al Tropico di Cancro, furono soggiogate e incivilite dagl’Imperatori settentrionali; furono riempite verso il principio dell’Era Cristiana di città e di uomini, di gelsi e de’ loro preziosi abitatori; e se i Chinesi, con la cognizione della bussola, avessero avuto il genio de’ Greci o de’ Fenicj, avrebbero potuto estendere le loro scoperte all’Emisfero meridionale. Io non sono in grado d’esaminare, e non son disposto a credere i distanti lor viaggi al Golfo Persico o al Capo di Buona Speranza: ma i loro casuali, ed Antichi poterono bene uguagliare i lavori, ed il successo della presente Generazione, ed estender la sfera della loro navigazione dalle Isole del Giappone fino allo Stretto di Malacca, le colonne, se ci è permesso d’usar questo nome, di un Ercole orientale1: senza perder di vista la terra, essi potevano navigare lungo le coste fino all’ultimo promontorio d’Achin, a cui vanno ogni anno dieci o dodici navi cariche di produzioni, di manifatture ed anche di artefici Chinesi; l’Isola di Sumatra e la Penisola opposta vengono leggiermente descritte2 come

  1. Intorno alla Navigazione Chinese fino a Malacca ed Achin, e forse fino a Ceylan, vedi Renaudot (sopra i due viaggiatori maomettani p. 8, 11, 13, 17, 141, 157), Dampier (Vol. II pag. 136), l’Istoria filosofica delle due Indie (Tom. I p. 98), e l’Istoria generale de’ viaggi (Tom. VI p. 201).
  2. La cognizione o piuttosto l’ignoranza di Strabone, di Plinio, di Tolomeo, d’Arriano, di Marciano ec. rispetto alle regioni orientali del Capo Comorin è dottamente illustrata