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diligentemente fortificate le minori Città dell’Armenia e della Mesopotamia, ed i posti che sembravano dominare sulla terra o sull’acqua, contenevano molti Forti fabbricati regolarmente di pietra o più in fretta con i più comuni materiali di terra e di mattoni. L’occhio di Giustiniano investigava ogni luogo, e le sue crudeli precauzioni tiravan la guerra anche in quelle remote valli; i pacifici abitanti delle quali, collegati fra loro per mezzo del commercio e del matrimonio, ignoravano le discordie delle Nazioni, e le querele de’ Principi. All’occidente dell’Eufrate un arenoso deserto s’estende più di sei cento miglia fino al Mar Rosso. La Natura aveva frapposto una vuota solitudine fra l’ambizione di due Imperi emuli fra di loro; gli Arabi, fino al tempo di Maometto, non furon formidabili, che come ladroni, e nell’alta sicurezza della pace si trascurarono le fortificazioni della Siria nel lato più esposto.

[A. 488] Ma l’inimicizia nazionale, o almeno gli effetti di tale inimicizia si eran sospesi mediante una tregua, che continuò più di quarant’anni. Un Ambasciatore dell’Imperator Zenone accompagnò il temerario ed infelice Peroze nella sua spedizione contro i Neptaliti, ovvero Unni Bianchi, le conquiste de’ quali si erano estese dal Mar Caspio nel cuore dell’India, della quale il trono rilucea di smeraldi1, e la ca-

    bio, ma cominciò almeno dall’anno 400: ed una terza favola, cioè la Veronica, ben presto insorse sulle altre due (Evagrio lib. IV c. 27). Siccome Edessa è stata presa, il Tillemont dovè negar la promessa (Mem. Eccl. Tom. I p. 362, 383, 617).

  1. Questi si compravano da’ mercanti d’Aduli, che commerciavano nell’India (Cosma Topogr. Christ. L. XI p. 339).