Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VIII.djvu/21

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dell'impero romano cap. xlii. 17

la piana regione della Moldavia o della Valachia era occupata dagli Anti1, tribù Schiavona, che con un epiteto di conquista aumentò i titoli di Giustiniano2. Per frenare gli Anti egli innalzò le fortificazioni del Danubio inferiore, e molto adoperossi ad assicurarsi l’alleanza di un popolo stanziato nel diretto canale delle nortiche innondazioni ch’era un intervallo di duecento miglia tra i monti della Transilvania ed il Ponto Eussino. Ma gli Anti non avevano nè il potere nè la volontà di far argine al furor del torrente: e cento tribù di Schiavoni, armati alla leggiera, inseguivano con quasi egual celerità i passi della Bulgara cavalleria. Il pagamento di una moneta d’oro per ogni soldato procurò loro una salva e facile ritirata attraverso il paese dei Gepidi, che dominavano il passo del Danubio superiore3. Le speranze od i timori dei Barbari; l’intestina loro unione o discordia; l’accidente di una riviera gelata o poco profonda; la prospettiva delle messi o della vendemmia; la prosperità o l’angustia dei Romani, erano le cagioni che producevano l’uniforme ripetizione delle annue lor visite4, tediose a narrarsi e distruttive nel loro effetto. Lo stesso anno e forse

  1. Antes eorum fortissimi..... Taysis qui rapidus et vorticosus in Histri fluenta furens devolvitur (Giornandes, c. 5 p. 194 ed. Muratori. Procopio, Goth. l. 5 c. 14, e de Edif. l. IV c. 7). Pure lo stesso Procopio ricorda i Goti e gli Unni come vicini, γειτονουντα, il Danubio (de Edif. l. 4, c. 1).
  2. Il titolo nazionale di Anticus, preso nelle leggi ed iscrizioni da Giustiniano, fu adottato da’ suoi successori, e vien giustificato dal pio Ludewig (in vit. Justinian. p. 515). Esso ha stranamente intricato i giureconsulti del medio evo.
  3. Procopio, Goth. l. 4 c. 25.
  4. Un’irruzione degli Unni viene unita da Procopio coll’apparizione di una cometa, forse quella del 531 (Persic. l. 2