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Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano VIII.djvu/37

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dell'impero romano cap. xlii. 33

egli s’intitolò il Padrone delle sette razze, ed il Signore dei sette climi del mondo1.

Tra i Sovrani dell’Asia nacquero spesso contese pel titolo di Re del mondo, e queste stesse disputazioni provarono ch’esso non può appartenere a veruno dei competitori. Il regno dei Turchi era limitato dall’Oxo o Gihon, e questo gran fiume separava il Turan dalla rivale monarchia d’Iran o della Persia, la quale, in più ristretto spazio, conteneva forse una più gran misura di popolazione e di potenza. I Persiani, che alternativamente assalirono e respinsero i Turchi ed i Romani, eran tuttavia governati dalla casa di Sassan, che salì al trono tre secoli prima dell’esaltamento di Giustiniano. Cabade o Kobad, contemporaneo di lui, era stato avventuroso in guerra contro l’Imperatore Anastasio: ma il Regno di quel Principe fu perturbato da civili e religiosi dissidj. Prigioniero in mano de’ suoi sudditi, esule tra i nemici della Persia, egli ricovrò la sua libertà col prostituire l’onore della sua moglie, e riacquistò il suo regno, mediante la pericolosa e mercenaria assistenza dei Barbari, i quali trucidato gli aveano il padre. Sospettavano i nobili della Persia che Kobad non fosse mai per dimenticare gli autori della sua espulsione, o nemmeno quelli che l’avean riposto sul trono. Aggirato ed infiammato era il popolo dal fanatismo di Mazdak2, il quale predicava

  1. Tutte le particolarità delle ambascerie Turchesca e Romana, così curiose nell’istoria degli umani costumi, sono levate dagli estratti di Menandro (p. 106-110, 151-154, 161-164), in cui sovente è dispiacevole la mancanza di ordine e di connessione.
  2. Vedi d’Herbelot (Biblioth. Orient. p. 568, 929). Hyde (de Relig. vet. Pers. c. 21 p. 290, 291); Pocock (specimen