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56 storia della decadenza

sotterranei fra l’Eussino ed il Caspio. Nei campi dove si semina orzo o formento, la terra è troppo molle per sostenere l’azione dell’aratro; ma il gom, grano minuto, che somiglia al miglio od al seme di coriandro, somministra l’ordinario alimento del popolo; e soltanto i Principi e nobili del paese fanno uso del pane. Nondimeno la vendemmia è più abbondante che la messe; e la grossezza delle viti, non meno che la qualità del vino, mostra le buone qualità del terreno che non ha mestieri d’aiuto. La medesima interna fecondità tende del continuo a ricoprire di dense foreste il paese; il legname dei colli, ed il lino delle pianure forniscono in abbondanza le provvisioni navali; i quadrupedi selvaggi e domestici, il cavallo, il bue, il majale, sono prolifici singolarmente: il nome del fagiano esprime la nativa sua dimora sulle rive del Fasi. Le miniere d’oro, poste a mezzo giorno di Trebisonda, che vengono scavate anche ora con bastevol guadagno, furono soggetto di nazional disputa tra Giustiniano e Cosroe; e non è fuor di ragione il credere che una vena di prezioso metallo possa essere egualmente diffusa pel circolo delle colline, benchè questi tesori segreti siano trascurati dall’infingardaggine, o tenuti occulti dalla prudenza dei Mingrelj. Le acque, impregnate di particelle d’oro, vengono diligentemente fatte passare attraverso di pelli di pecora o velli, ma questo spediente, che forse diede origine ad una favola maravigliosa, offre una debole immagine della ricchezza tratta fuor della vergine terra dalla potenza ed industria degli antichi Sovrani. I loro palazzi d’argento e le camere d’oro eccedono la nostra facoltà di credere; ma la fama delle loro ricchezze ha eccitato, dicono,