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452 storia della decadenza

La figlia di Venere fu ceduta alle istanze della Corte di Bisanzio; lasciò il nome di Berta per pigliare quello di Eudossia, e fu maritata o piuttosto impalmata al giovine Romano, erede presuntivo dell’impero di oriente. Per la poca età dei due sposi fu sospesa la consumazion del matrimonio; ma quest’unione non si eseguì, essendo morta Eudossia cinque anni dopo. L’imperatore Romano sposò in seconde nozze una plebea, ma di sangue romano, e ne ebbe due figlie, Teofane ed Anna, amendue maritate con principi. [A. D. 872] La maggiore fu data per pegno di pace al figlio d’Ottone il Grande, che aveva domandata questa alleanza colle armi e colle negoziazioni. Si potea dubitare se un Sassone avesse diritto ai privilegi della nazion Francese; ma la fama e la pietà d’un eroe, restauratore dell’impero d’occidente, attutirono ogni scrupolo. Teofane dopo la morte del suocero e del marito governò Roma, l’Italia e l’Alemagna nella minorità di suo figlio Ottone III, e i Latini commendarono le virtù d’un’imperatrice, che sagrificò la ricordanza del suo paese a doveri più sacri1. Nel matrimonio della so-

    incertis patribus originem ducunt (Hist., l. IV, c. 6). Vedi sul matrimonio della seconda Berta, Hist. l. V, c. V; sull’incontinenza della prima, Dulcis exercitio hymenaei, l. II, c. XV; su le virtù ed i vizi di Ugone, l. III, c. 5. Non conviene però dimenticare che il vescovo di Cremona è un poco inclinato per le cronache scandalose.

  1. Licet illa imperatrix graeca sibi et aliis fuisset satis utilis et optima, etc. Tale è il preambolo d’un autore nemico (apud Pagi t. IV, A. D. 989, n. 3). Il Muratori, il Pagi, e il Saint-Marc alla data di ognuno di questi avvenimenti, parlano del suo matrimonio e delle principali azioni della sua vita.