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474 storia della decadenza

nei titoli, nelle leggi, negli statuti, i successori di Arcadio e di Onorio si annunciarono sempre come colleghi inseparabili nelle medesime incumbenze, come associati alla sovranità dell’impero e della città di Roma entro i medesimi limiti. Caduta la monarchia d’occidente, la dignità della porpora romana si concentrò tutta quanta nei principi di Costantinopoli: Giustiniano fu il primo che unì all’impero i dominii dell’antica Roma, che ne erano separati da sessant’anni, e che sostenne col dritto di conquisto l’augusto titolo d’imperator de’ Romani1. Un motivo di vanità o di disgusto indusse uno de’ suoi successori, Costantino II, ad abbandonare il Bosforo Tracio, ed a restituire al Tevere gli antichi onori; pensiero insensato! esclama il malevolo scrittore della istoria bisantina, spogliare una vergine adorna di tutto lo splendore della gioventù e della bellezza, per abbellire, o piuttosto mettere in mostra la deformità d’una vecchia grinzosa2. Ma

  1. Giustiniano, dice lo storico Agatia (l. V, p. 157), „πρωτος Ρωμαιων αυτοκρατωρ ονοματι και πραγματι„, „e di nome e di fatti primo imperator de’ Romani„. Gli imperatori di Bisanzio non presero per altro il titolo formale di imperatori dei Romani, se non dopo il tempo che vollero pretenderlo gli imperatori Francesi e Tedeschi dell’antica Roma.
  2. Costantino Manasse ha scritto contro questo divisamento in versi barbari.

    Την πολιν την βασιλειαν αποκοσμησαι θελων
    Και την αρχην χαθισασθαι τριπεμπελω Ρωμη
    Ως ειτις αθροστολιστον αποκοσμεσει νυμφην
    Και γραυν τινα τρικοθωνον ως κορην ωραισει

    volendo spogliare la città regina, e gratificare della primazia la decrepitissima Roma, come chi spogliasse una sfarzosissima sposa per ornare come una fanciulla una vecchiaccia dell’età di tre cornacchie.