Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XI.djvu/257

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dell'impero romano cap. lvii 251

Romano, sino all’istante che una duplice ribellione gli fece perdere in uno stesso mese le orientali e le occidentali province. I due Capi de’ sollevati il nome entrambi portavano di Niceforo; ma il pretendente d’Europa col soprannome di Briennio distinguevasi da quello dell’Asia, appellato Botoniate. Il Divano le ragioni de’ due competitori, o più veramente le promesse de’ medesimi ventilò, e finalmente dopo qualche incertezza, Solimano chiaritosi per Botoniate, aperse alle sue soldatesche una via da Antiochia a Nicea. Onde i vessilli della Luna e della Croce, veduti furono sventolar congiunti nel campo degli eserciti confederati. Pervenuto quindi al trono di Costantinopoli Niceforo Botoniate, ricevè onorevolmente il Sultano nel sobborgo di Crisopoli, o Scutari, e agevolato a duemila Turchi il passaggio in Europa, dovette alla destrezza e al valore di questi la disfatta, la cattività del suo competitore Briennio; ma i conquisti fatti da Botoniate in Europa vennero a carissimo prezzo pagati col sagrifizio de’ possedimenti dell’Asia. Mancarono immantinente a Costantinopoli l’omaggio e le rendite delle province situate oltre il Bosforo e l’Ellesponto; e fu spettatrice delle mosse de’ Turchi che ordinatamente avanzavansi affortificando i passi de’ fiumi e le gole de’ monti; la qual cosa toglieva del tutto la speranza o di vederli ritirarsi, o di poterli scacciare. Entrò indi in campo un altro pretendente, di nome Melisseno, che la protezione del Sultano implorava, e vestendo la porpora, e calzando i rossi coturni, seguiva gli accampamenti de’ Turchi, e confortava con vane lusinghe le scoraggiate città, che adescate dai manifesti di un Principe romano venivano in sostanza in ba-