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lone, gran domestico. Questo secondo quanto godea il favore del Principe, altrettanto della pubblica esecrazione era scopo; tanto maggiormente che le corrispondenze fra i Greci e i Latini avendo introdotto nelle monarchie de’ primi i titoli e i privilegi ereditarj, le famiglie nobili1 si adiravano in veggendo l’innalzamento di un favorito privo di meriti, e che, per giunta, incolpavano di tutti gli errori del Sovrano e delle calamità della patria. Nondimeno nel primo Consiglio tenutosi dopo la morte di Teodoro, Muzalone dall’alto del trono aringò in difesa della propria condotta e delle intenzioni da cui fu mossa, con tanta arte, che per allora lodatane la modestia, e largheggiatogli di proteste di stima e di fedeltà, i più inviperiti nemici del favorito si mostrarono i primi ad onorarlo col titolo di custode e salvator de’ Romani. Ma otto giorni bastarono agli apparecchi di una congiura che scoppiò nel nono, mentre si celebravano le pompe funerali del Monarca defunto nella cattedrale di Magnesia2, città del-

  1. Pachimero (l. I, c. 21) nomina e distingue quindici, o venti famiglie greche; και οσοι αλλοι, οις η μεγαλογενης σειρα και κρυση σογκεκροτητο e quanti altri al collo de’ quali sonava una magnifica catena d’oro. Tal decorazione era ella, secondo lo Storico, una catena metaforica, o realmente una materiale catena d’oro? Forse entrambe le cose.
  2. Gli antichi Geografi, nel qual novero è il Cellario, d’Anville e i nostri viaggiatori, massimamente Pocock e Chandler, ne insegnano a distinguere le due Magnesie dell’Asia Minore; l’una del Meandro, l’altra del monte Sipilo. La seconda, qui menzionata, se si consideri che appartiene ai Turchi, può dirsi tuttavia una fiorente città. Posta a greco di Smirne ne è lontana otto ore di cammino, ossia otto leghe (Tournefort, Viaggi del Levante, t. III, lett. XXII, Viaggi di Chandler nell’Asia Minore).