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348 storia della decadenza

lungo tempo le invenzioni della calunnia1 che ne adulterò i natali, il carattere, la persona, e fino il nome, trasformato in quello di Tamerlano2; benchè non sarebbe per esso che un diritto maggiore alla stima generale, se fosse in realtà passato dall’aratro al trono, e lo zoppicar di una gamba non avrebbe potuto apporsegli a taccia, a meno che non avesse avuta la debolezza di vergognarsi di una infermità naturale, o fors’anche onorevole.

I Mongulli religiosamente affezionati alla famiglia di Gengis, ravvisavano, senza dubbio, un suddito ribelle in Timur, benchè dalla nobile tribù di Berlass ei scendesse. Carasar Nevian, quinto nella linea ascendente di questo guerriero, era stato Visir nel nuovo regno della Transossiana acquistato da Zagatai, e risalendo per alcune altre generazioni il

  1. Trovasi l’originale delle favole raccontate intorno a Timur nella seguente opera assai apprezzata per pomposa eleganza di stile: Ahmedis Arabsiadae (Ahmed-Ebn-Arabshà) vitae et rerum gestarum Timuri, arabice et latine. Edidit Samuel Henricus Manger. Franequerae, 1768, 2 t. in 4. In questo autore nativo della Sorìa si ravvisa un nemico sempre malevolo, e spesse volte ignorante: i titoli stessi de’ suoi capitoli portano l’impronta dell’astio; tai sono i seguenti. In qual modo il malvagio; in qual modo l’empio; in qual modo la vipera ec. Il copioso articolo Timur, inserito nella Biblioteca Orientale, offre un miscuglio di opinioni, perchè il d’Herbelot ha tolti indifferentemente i suoi materiali (p. 887-888) da Kondemir, da Eb-Sciunà, e da Lebtarik.
  2. Demir o Timur, significa in lingua turca ferro; e Beg è la denominazione di un gran signore, o di un principe. Il cambiamento di una lettera o di un accento produce il vocabolo leng o zoppo, e gli Europei, per corruzione, hanno confuso i due vocaboli nell’unico Tamerlano.