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186 del rinnovamento civile d'italia


Dal che si deduce che le sole instituzioni possibili ad instaurare sono quelle che serbano un principio di vita; onde l’opera umana ed esterna non ci ha luogo se non come aiutrice della naturale. Fra gli ordini pubblici la religione è il solo che possa risorgere senza mai termine, perché solo ha un germe di vita immortale. Ma anch’esso non può rilevarsi che colla sua propria ed intima virtú; e quindi fanno mala prova i gesuiti, che s’ingegnano di ristorarlo colla violenza, colla politica e con altri mezzi esteriori anzi alieni dalla sua indole, come i legittimisti francesi s’industriano di far rivivere la vecchia forma del principato. Il voler riporre in vigore ed in credito le fogge di Stato dismesse e le signorie spente è cosa assurda, pogniamo che possa per un poco d’ora verificarsi; cosicché l’esempio di Giorgio Monk (la cui opera bastò pochi lustri1), in vece di allettare i moderni restitutori di principi ad imitarlo, dovrebbe ritrarneli. Distinguansi adunque due spezie di ristauri: gli uni indirizzati ad annullare il reo delle rivoluzioni e a ristabilire le parti vive e durabili degli ordini antichi distrutte dalla violenza, gli altri miranti a rinfrescare i vietumi in cui è estinta ogni favilla di vita. Questi sono innaturali, traggono seco di necessitá il regresso e quindi la propria rovina; quelli si conformano alla natura, e tanto è lungi che offendano, anzi aiutano il civile progresso e allignano agevolmente. In breve, cosí le rivolture come le instaurazioni sono contrannaturali quando non si operano dal popolo ma dalle sètte, ovvero vengono di fuori per modo d’invasione e di conquista. E se accade che sieno mantenute da una forza soverchiante, ne nasce un periodo piú o meno lungo di servitú e di miseria, finché non s’inviscerano nei piú e non mutano la nativa temperie, come avvenne nel medio evo ai popoli che soggiacquero alle irruzioni barbariche. Fuori di questo caso, l’avveniticcio non attecchisce e alla prima occasione si dissipa e disperde.

Naturam expelles furca, tamen usque recurret2.

  1. La monarchia era giá stata in sostanza rimessa dal Protettore, e l’impresa del Monk si ridusse al ristabilimento degli Stuardi.
  2. Hor., Epist., i, 10, 24.