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234 del rinnovamento civile d'italia


Stato; onde i savi in governo dell’antica Firenze facevano poco caso dei savi in giure e se ne ridevano. Il genio cavilloso del fòro, aggirandosi sulle minuzie, è inetto a veder le cose da una certa altezza e ad abbracciare il complesso loro, e travagliandosi nelle parole non coglie le idee e la realtá. E questa è forse la cagione per cui ne’ moti politici dell’etá scorsa, fra le varie professioni liberali che ci presero parte, quella dei medici fece miglior prova in Piemonte: atteso che la medicina, esercitandosi sopra un soggetto naturale e governandosi coll’esperienza, educa il retto senso; laddove l’avvocatura lo altera, perché versa in gran parte su convenzioni fattizie e arbitrarie e si vale di arti e finzioni ingegnose, che quanto servono ad acuire lo spirito tanto rintuzzano il sentimento pratico degli uomini e della vita. L’amore e lo studio della legalitá, proprio di coloro che trattano le cause, benché ottimo in se stesso, è uno di quei pregi che facilmente tralignano in difetto. Imperocché è nocivo quando riesce eccessivo e si mostra piú sollecito della lettera che dello spirito, delle formole giuridiche che della giustizia; e oltre che mal si confá ai tempi straordinari, nei quali spesso è d’uopo prescindere dalle regole consuete e anteporre agli statuti la norma immutabile di una ragion superiore, non si può pur dire che giovi alla moralitá e al rispetto della legge; perché se da un lato rende l’uomo schiavo dei codici, lo induce dall’altro a frodarne l’intendimento colle sottili epicheie, i sutterfugi ingegnosi e le argute cavillazioni, tanto che il vezzo dei causidici da questo lato si rassomiglia a quello dei casisti e dei gesuiti. Si dirá che questo vizio non alligna in coloro i quali accoppiano allo studio delle prescrizioni positive quello delle naturali, degli uomini e della storia; e io lo concedo di buon grado, ma avverto che tale accompagnatura è assai rara in Piemonte, onde nasce che il modo di trattarvi le quistioni eziandio legali fa sogghignare talvolta i giurisperiti di Francia e di Napoli.

La facile parlantina e l’uso delle pubbliche dispute, che i legulei contraggono dall’avvocare, conferisce loro il dominio nelle assemblee; e quindi nasce il costume di sciupare il tempo in ragionamenti inutili, indugiare le decisioni importanti, attendere