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292 del rinnovamento civile d'italia


instette su Genova, ma si appagava di un altro forte piú presso a Torino. A ogni modo la pacificazione di Livorno chiariva ognuno che non per codardia o impotenza ma per vacare al comun bene d’Italia si accoglieva il presidio forestiero.

— Il nostro erario era esausto e non potea sostener l’aggravio di una guarnigione francese1. — Ma se in vece di contare all’Austria settantacinque milioni, l’indennitá si riduceva a cinquanta o in quel torno (com’era facile se il sussidio si accettava), lo sparagno avanzava la spesa. E si manteneva illibato l’onore, che val piú della moneta. Né la Francia ignorava la nostra penuria, e da cenni ulteriori potei conchiudere che non intendea di gravarci. In quelle prime pratiche e mentre non sapea se la proposta sarebbe accettata, io avea stimato inopportuno e disdicevole il parlar di danari; ma se l’inopia era l’ostacolo principale, perché i ministri sardi non mi commisero di esplorare su questo capo la volontá della repubblica? perché rigettarono subito un’offerta di tanto rilievo col solo fondamento di una conghiettura improbabile?

— L’offerta del governo francese non era leale: installato in Piemonte, avrebbe favorito piú l’Austria che noi2. — Né la probitá personale di quei ministri francesi che piú efficacemente facevano la profferta, né l’onore e l’utile della Francia lo permettevano. Alla Francia conservatrice importava non mica di avvilire il Piemonte ma anzi di accrescerne l’autoritá salutare in Italia. Né perciò ella sarebbe venuta a rotta coll’Austria; la quale da un lato era in tali condizioni che la necessitavano a cedere e antiporre il minor bene, ma certo e presente, al maggior bene incerto e futuro; e dall’altro lato ella potea senza scapito dell’onore usar verso la Francia quella condiscendenza, che si recava a onta di fare verso il piccolo e vinto Piemonte non aiutato da potenza piú ragguardevole. Se intenzioni bieche fossero covate nell’animo dei rettori francesi, avrebbero essi caldeggiata l’impresa di Livorno? la quale, mantenendo lo statuto e serrando

  1. Documenti e schiarimenti, viii.
  2. Questa ragione non mi fu specificata nei dispacci ma nelle lettere familiari.