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52 del rinnovamento civile d’italia


intento supremo dei falsi conservatori si è di proibirne o almeno scemarne il possesso e il godimento alla plebe, privandola di quasi tutti i vantaggi del vivere civile, riducendola serva come gl’iloti e gli schiavi, o lasciandole in nome una libertá vana e bugiarda, stremandole il cibo del corpo e sottraendole affatto quello dell’intelletto. Né perciò il maneggio tocca ai capaci; ché la vera capacitá, essendo rara e non appartenendo piú ad uno che ad altro ceto, è abborrita dal volgo patrizio e borghese, in cui abbonda la mediocritá felice, che ha il sembiante di quella, non il valore. Cosí l’ingegno, che quando è informato dalla virtú e dalla dottrina è la cima del pensiero, supremo rettore e arbitro degli eventi, viene escluso dall’indirizzo della cosa pubblica e in vece dei sapienti governano i procaccianti. Eccovi come i vizi dei cattivi conservatori, aggiungendosi a quelli dei regnanti, aggravarono il cattivo indirizzo del principato e lo resero infesto alla plebe e all’ingegno, che è quanto dire alla forza e alla mente del corpo sociale, come i capitoli di Vienna l’avevano inimicato alle nazioni e fattone un ostacolo quasi insuperabile al legittimo ordinamento di Europa.

Né qui ristette il male, perché tutti i disordini si consertano insieme e l’offesa delle leggi naturali su di un punto si trae dietro un mondo di prevaricazioni. La lega dei monarchi coi fallaci conservatori e il loro concorso unanime per impedire i popoli di risorgere, l’ingegno di sovrastare, la libertá e la gentilezza di accomunarsi, li costrinse a opprimere e corrompere, usando la corruzione sovrattutto nei paesi liberi, dov’era men facile l’oppressione. L’immoralitá pubblica e privata fu innalzata a grado di regola e a dignitá di principio; e si ripose la ragion di Stato e l’abilitá politica nel depravare i cittadini, sia col fomentar l’ambizione, la cupidigia e favorire quei soli interessi che «materiali» si appellano, sia col broglio e col traffico delle elezioni, viziando l’opinion pubblica nelle sue fonti e alterando l’economia degli ordini liberi. Alla rappresentanza naturale del popolo, che nell’ingegno è riposta, fu surrogata l’artificiale, e la tela parlamentare venne ordita in modo che il merito