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Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/105

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capitolo decimoterzo 101


generale della milizia del suo tempo «avea preso esempio dagli spagnuoli, perché se bene per molti secoli fosse stata grande in Italia la licenza dei soldati, nondimeno l’avevano infinitamente augumentata i fanti spagnuoli»1. «Gli spagnuoli primi in Italia cominciarono a vivere totalmente delle sostanze dei popoli, dando cagione e forse necessitá a tanta licenza l’essere dai suoi re per l’impotenza loro male pagati; dal quale principio ampliandosi la corruttela,... cominciarono poi e gli spagnuoli medesimi e non meno gl’italiani a fare, o siano pagati o non pagati, il medesimo; talmente che con somma infamia della milizia odierna non sono piú sicure dalla scelleratezza dei soldati le robe degli amici che degl’inimici»2. Lo stesso storico osserva che nei soldati tedeschi (e non è dir poco) «era piú modestia e mansuetudine»3, «essendo la natura degli spagnuoli avara e fraudolente e, quando hanno facoltá di scoprire gl’ingegni loro, insolentissima»4; cosicché il marchese di Pescara. «altiero, insidioso, maligno, senza alcuna sinceritá, spesso diceva desiderare di avere avuto per patria piú presto Spagna che Italia»5. Andrea Gritti chiamava gli spagnuoli «gente infedele, rapacissima, insaziabile sopra tutte le altre»6; e Torquato Tasso lamenta «il fasto, l’arroganza, l’insolenza e l’avarizia spagnuola»7. Io arreco questi giudizi, perché al dí d’oggi non vi ha piú pericolo che offendano la Spagna o accendano alcun dissapore fra i suoi figliuoli e quelli d’Italia. Le qualitá rare ed eroiche del popolo iberico risplendono nelle storie recenti e sono consentite e ammirate da tutti; e il signor Quinet a questi giorni osservava che «la Spagna, zelantissima degli ordini



  1. Stor., xvii, 3.
  2. Ibid., iii, 3.
  3. Ibid., xvii, 3. Leggasi ivi la descrizione delle atrocitá commesse dagli spagnuoli in Milano e il discorso fatto al duca di Borbone da uno del popolo in quel proposito.
  4. Ibid., xvi, 3.
  5. Ibid., v.
  6. Ibid., xv, i.
  7. Nel Gonzaga. Vedi pure nel Machiavelli un cenno di paragone tra gli spagnuoli e i francesi in questo proposito (Ritr. di Francia).