Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/116

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li consegna veramente all’Austria, ma la invita a pigliarseli nel grembo suo. L’invita al macello non di stranieri e di uomini di altra fede ma d’italiani cattolici e suoi propri sudditi, chiari per vita innocente, venerabili per professione di chiostro e dignitá di sacerdozio; e le armi assassine di Ugo Bassi sono benedette dalla destra di Pio.

Quattro anni sono, beatissimo padre, io v’indirizzava poche parole per celebrare l’alto presagio che porgevate di voi. Ora debbo adempiere di nuovo lo stesso ufficio, ma quanto diversamente! Che divario da quei giorni al di d’oggi! Voi siete ancora il capo supremo della Chiesa e il vicario di Cristo pei buoni cattolici, ma tutto il resto è mutato. Oimè, santo padre, in che abisso siete caduto! com’è oscurato il vostro nome! com’è avvilita la vostra riputazione ! che dolore a paragonar ciò che siete con quello che foste e che potreste essere ! Io debbo perciò parlarvi tanto piú sinceramente. So che son solo e che porgo un esempio unico. Ma la solitudine non che spaventarmi mi anima e mi conforta. Le parole di veritá soneranno vie piú autorevoli fra il silenzio dei falsi prudenti e il romore delle adulazioni. Ché se io aprendovi con riverenza certi veri spiacevoli non ho compagni, mi giova il ricordare che non ne ebbi pure quando alcuni anni sono esortavo il pontificato all’ impresa che fu poscia assunta da voi. Perciò al mio nuovo discorso arrogerá qualche peso il suo ragguaglio coll’antico. Cosi potessi sperare che sia per giungere al cospetto vostro e che trovi il vostro animo abbastanza libero da fare equa stima de’ miei sentimenti.

Niuno riconosce piú che io mi faccia la santitá esemplare della vostra vita e la bontá delle vostre intenzioni. So che parlando ai pochi buoni i quali per un caso straordinario possono penetrar sino a voi, vi mostrate tuttavia benevolo alla libertá e alla causa italica. Ma come va che le vostre opere sieno tanto discordi dalle parole? Se si trattasse di altri si direbbe che queste non sono sincere, ma un tal sospetto non può cader su di voi. Dunque la vostra volontá è impedita: non siete libero né signore, ma servo dei servi ili coloro che ci opprimono. In