Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/115

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scandaloso quanto meno aspettato, procedendo dall’uomo che ebbe principi cosi diversi. Ché se le rette intenzioni di lui sono cónte e la debolezza scusata, chi è che possa dire altrettanto de’ suoi consiglieri e ministri? quando (per usar le parole del Guicciardini in somigliante proposito) «a ciascuno apparisce gli autori muoversi da fini ambiziosi e involti nelle cupiditá delle cose temporali, e sotto colore del bene universale contendersi degl’interessi particolari; e i popoli hanno in orrore che sotto pietosi titoli di cose spirituali si procurino per mezzo delle guerre e degli scandali le cose temporali» (ri. Se i prelati oligarchi amassero davvero l’indipendenza della Chiesa e il bene della religione, darebbero forse in preda l’una e l’altra alle armi straniere e ai gesuiti? le stringerebbero in lega con Napoli, coll’Austria, colla Russia? le macchierebbero colle violenze e col sangue? Ma quei pochi che girano il tutto vogliono conservare i benefizi, i privilegi, le cariche, le ricchezze, le delizie, le pompe e rifuggono di ritornare alla semplicitá e santitá della vita apostolica. Che la fede ne scapiti, l’eresia si sparga, l’empietá imperversi, poco loro importa; e tale anteporrebbe per salvare il grado i riti dell’alcorano a quelli dell’evangelio. E facendolo sarebbe forse peggiore? «Come! — esclamava il gesuita Segneri parlando dell’estremo giudizio — un cristiano rimproverato da un tartaro? un cristiano accusato da un turco? un cristiano condannato da un infedele? Oh che grave smacco!» ( 1 2 3 ). Il turco, il tartaro, l’infedele sorgono oggi in giudizio contro Roma, poiché la vincono di umanitá, di giustizia e si portano assai piú cristianamente. Non si creda che io esageri, quando i fatti gridano piú che io non dico. Il Gran signore ricusa di tradire gli ungheri fuggiaschi in mano al nemico minacciante e potentissimo, e pure egli è laico e maomettano. Roma cristiana e sacerdotale non si appaga di scacciare, incarcerare, spogliare, uccidere i suoi figliuoli, ma vorrebbe dannati eziandio quelli che lo straniero assolve (3). Non

(1) S/or., x, 2.

(2) Quares., v, 6.

(3) E noto il fatto di Enrico Cemuschi.