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196 del rinnovamento civile d’italia


è in solido una sola, la Francia si accorge che la nazionalitá propria è minacciata ed offesa negli altri popoli; e per questo riguardo la mossa di febbraio mirò all’abolizione dei capitoli viennesi e al riordinamento civile di Europa secondo i canoni naturali1. La scintilla, passando dall’Italia a Parigi, diventò incendio; e se questo non invase tutta quanta l’Europa, ciò si dee attribuire alla brevitá della sua durata e alla inesperienza degli autori, che coi loro falli agevolarono l’opera di smorzarlo. Ma quel corto respiro bastò pure a temperare in Vienna, in Berlino e nell’altra Germania il principato, a suscitare in essa e nell’Ungheria il vivo desiderio dell’unione e dell’indipendenza e ad accrescere inestimabilmente gli spiriti democratici nei popoli boreali. Cosicché, ragguagliata ogni cosa, il concetto nazionale e il concetto plebeio prevalsero. Ma il terzo elemento, piú importante di tutti perché necessario a governare i due altri, cioè il primato del pensiero, venne meno; e da ciò appunto nacque il fallimento vergognoso e subito dell’impresa. Giova però l’avvertire che al pensiero essa fu obbligata de’ suoi principi avventurosi, perché in Italia fu preparata e, si può dire, incominciata dagli scrittori. Ma ben tosto cadde alle mani degl’inetti che la fecero deviare dalle sue origini; ei municipali coll’impiccinirla, i puritani coll’esagerarla, la dissiparono. Altrettanto accadde presso a poco in Germania ed in Francia, per modo che il difetto di capacitá e d’ingegno fu, per cosi dire, il carattere negativo di un assunto che pur ne aveva avuto principio. Solo si vuol eccettuare, almeno in parte, l’Ungheria, rimasta fedele a Luigi Kossuth sino all’ultimo; ma, posta fra la Germania guastatrice della propria opera e la Russia, ella non potea vincere, ancorché la sua caduta non fosse stata affrettata dalla follia o dal tradimento.

La perdita non fu però tale che in ciascuna delle tre nazioni non sopravviva un residuo dell’acquisto, cioè gli ordini repubblicani in Francia e gli statuti di Prussia e del Piemonte in



  1. Vedi gli Atti dell’assemblea costituente, passim.