Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/228

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principe né per la elezione del nuovo non sentivano variazione alcuna» ò). L’intrinseca si fonda su due leggi della natura organica in universale, cioè sull’omogeneitá e unitá della famiglia e sulla forza dell’abitudine nel modificare gli esseri organati. Conciossiaché l’esperienza insegna che molte proprietá fisiche dell’uomo sono un portato dell’educazione, dell’esempio, della consuetudine, la quale crea una seconda natura non meno forte e talora piú forte della prima. E non solo in noi ma in tutte le specie vegetative e animali l’abitudine, nata dal clima, dall’ambiente, dal modo di vivere e da molte altre cause naturali e accidentali, trasmuta gli esseri dal loro stato natio e primitivo. Le quali modificazioni, procreate dall’abito, vengono conservate, trasmesse, accresciute e talora perpetuate dalla generazione, diventando in tal modo ereditarie e trapassando dagl’individui nelle specie corrispondenti. Cosicché il costume e il reditaggio uniti insieme sono due cause efficacissime di trasmutazione continua negli esseri, e valgono del pari a perfezionarli e deteriorarli. Di qui derivano i fenomeni dell’innesto, della caprificazione, dell’ibridismo e le varietá grandissime delle specie, come quelle della razza umana; anzi alcuni naturali portano opinione che dal concorso di tali due principi le specie in lunghezza di tempo si mutino radicalmente! 1 2 3 ). Ora se ciò ha luogo nei corpi, quanto piú dee succedere nello spirito, come piú duttile e pieghevole a ogni trasformazione? Quindi è che non solo le nazioni e le cittá ma eziandio le particolari famiglie hanno certi caratteri propri, che non si cancellano nel corso dei secoli, come fu avvertito dal Machiavelli f 3).

La giurisdizione ereditaria, essendo legittima in quanto procede dalla nazione, è di natura subordinata alla volontá nazio (1) Stor., v, 3.

(2) Giambattista Lamarck professò questa dottrina per modo assoluto nella sua Filosofia zoologica (Paris, 1830); Stefano Geoffroy di Saint-Hilaire la corresse nelle varie sue opere con giudiziosi temperamenti. Intorno alla natura e agli effetti delle tramissioni ereditarie vedi Prospkro Lucas, Traiti philosophique de Thèrèditi na ture Ile, Paris, 1847.

(3) Disc., HI, 46. Vedi anche il cenno sulle Famiglie fatali (Stor., 3).