Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/257

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La tradizione repubblicana non fu mai interrotta notabilmente in Italia (dove per tal rispetto è merce domestica, non forestiera), e per via di essa si stese nel resto del mondo civile. Alla memoria delle repubbliche antiche sottentrarono dopo breve intervallo i comuni e poi le repubbliche dei bassi tempi. Quando queste morivano o scadevano, risorse la notizia delle vetuste, la quale preparò le moderne; e mentre la civiltá cristiana si propagava, risorgeva la gentilesca; mentre si piantavano i tronchi delle grandi monarchie de’ di nostri, s’inserivano in esse gli occulti germi che doveano sterminarle. E siccome la storia c’insegna che ogni progresso avvenire è un regresso al passato aggrandito, la repubblica futura apparisce come un ritorno alle origini ampliate. Nei secoli antichi lo Stato di popolo fece buona prova come aristocratico, e in quelli come nei bassi tempi fu cittadino e municipale, non nazionale. L’allargare con prospero successo questa forma di vivere alla plebe e alla nazione non era possibile fra le imperfezioni del mondo paganico e nei rozzi principi del cristiano. Ma se da questo Iato noi superiamo di gran lunga i padri e gli avoli, gli ultimi ci vincono sopra un punto capitalissimo, cioè nel riconoscere la maggioranza dell’ingegno e la necessitá di assegnare l’indirizzo sovrano delle cose agli ottimi e agli eccellenti. La mancanza di questa parte è il tarlo che rode la democrazia odierna e l’impedisce di vincere o di serbare i frutti della vittoria. Ma se intorno a ciò noi siam lungi dall’ imitare gli antichi, gli ammiriamo però senza addarcene, poiché non d’altronde nacquero quelle rare virtú di mente c d’animo e quei fatti illustri che ci rapiscono. La democrazia nostra, non che educare l’energia e il valore dell’individuo, non che abilitarlo a ripetere le prische e ammirate grandezze, si adopera a soffocarlo; nel che si mostra suo malgrado allieva ed erede del principato. Errano coloro i quali, misurando gli Stati moderni dagli antichi, credono che un governo popolare non possa oggi sussistere senza quelle patrie virtú che una volta ne erano il fondamento; giacché nel modo che il conserto degli ordini rappresentativi si differenzia da quello degli altri, cosi differisce la molla. Ora la molla principale della societá moderna