Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/276

Da Wikisource.

Giá prima il sacro collegio facea l’ufficio di principe, governando nelle vacanze e producendo in certo modo il proprio potere coll’eleggere chi lo esercitasse secondo la sua intenzione. Laonde a mutar politica ci voleva un papa animoso come Giulio o Sisto, che avesse petto per deludere gli elezionari e di nuovi consigli si aiutasse. Pio nono, riformando lo Stato contro il parere dei cardinali, e poi disfacendo la propria opera, dando ad essi in balia tutto il maneggio e non alzando un dito senza il loro consenso, accomunò al regno, come giá toccammo, le condizioni dell’interregno. Negli altri tempi, morendo il papa, vaca la Sede: oggi ha luogo il contrario. Or vogliam credere che il disordine sia per cessare col regnante pontefice? L’esperienza ha messo in guardia e in sospetto i cardinali, che piú non lasceranno una signoria stata in punto di sfuggir loro senza rimedio. Faranno un papa secondo il proprio cuore e lo stringeranno con tali vincoli che non possa scuotersi né sciogliersi a suo talento. Pogniamo per caso che sorga un papa buono come Pio ma piú vigoroso: avrá egli modo di compiere l’ incominciato? non potrá mancargli la vita, come a Clemente, per la violenza de’ suoi nemici? non potrá mancargli il tempo per la copia e arduitá delle riforme da introdurre? «La brevitá della vita de’ papi — dice il Machiavelli — la variazione della successione, il poco timore che la Chiesa ha de’ principi, i pochi rispetti che ella ha nel prendere i partiti, fa che un principe secolare non può in un pontefice interamente confidare, né può sinceramente accomunare la fortuna sua con quello» (ò. Oggi si verifica rispetto ai popoli ciò che allora ne’ principi. Facciamo che tutto succeda bene. Quanto l’effetto vorrá durare? Morto il pontefice riformatore, torneremo da capo: le nuove instituzioni saranno facili a distruggere, perché tenere e non ancora assodate; e se a manometterle il governo sará impari, si fará ricorso agli aiuti forestieri. Salvo che si ammetta una successione continua di papi grandi; miracolo inaudito anche tra i principi secolari.

(i) Slot., 8.