Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/290

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non avendo il freno né le cautele degli Stati liberi e dipendendo dall’arbitrio d’uno o di pochi, diventano agevolmente ingiuste e spietate. Quanti malefizi legali furono commessi o tollerati da Roma! quante guerre scellerate ed atroci! Benvenuto Cellini racconta che papa Clemente settimo «prese assai piacere e meraviglia» di qn povero spagnuolo «diviso in due pezzi» da un’artiglieria, e che diede assoluzione a esso Cellini «da tutti gli omicidi che aveva mai fatti e da tutti quelli che mai farebbe in servizio della Chiesa apostolica» (0. Di chi è questa Chiesa? di Moloeh o di Cristo? Senza il temporale cotali orribilitá sarebbero impossibili; e un Borgia non avrebbe mai atterrito il mondo, contaminata la suprema Sede. Senza il temporale un gravissimo istorico non avrebbe avuto luogo di scrivere che «l’ambizione dei sacerdoti e dei pontefici non ha maggior fomento che da se stessa» ( 1 2 3 ), e che «la bontá del pontefice è laudata quando non trapassa la malignitá degli altri uomini» ( 3 ).

Non basta al carattere pacifico e cosmopolitico del pontificato cristiano il non far guerra ai cattolici, ma gli è d’uopo astenersi dal combattere e uccider nessuno. Il carattere divino impresso sulla fronte di tutti gli uomini rende la vita loro ugualmente sacra a chi, in virtú della sua missione, ha cura delle anime e dee con cuore paterno abbracciare l’errante a guisa di un figliuolo. Ciò posto, e chiarito da altra parte per la recente sperienza che il separare la penalitá e la milizia dal dominio papale non è piú sperabile, resta che, per mettere in atto la cosmopolitia del supremo pastore e mantenere illibato il suo carattere spirituale, gli si tolga ogni potere e prerogativa di altro genere. Esser re come gli altri e non far guerra ai nemici, aver sudditi e patria e non volerli difendere se anco fosse possibile, saria pure di mal effetto ed esempio. Né in pratica la massima riuscirebbe ad altro che a scambiare l’uso legittimo delle armi coll’abuso piú lacrimevole. Come accadde a Pio nono, che per

(1) Vita, i, 7.

(2) Guicciardini, S/or., xm, 5; xvi, 2.

(3) Ibid., xvi, 5.