Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/310

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occhi come all’ultima loro speranza. Cosicché, se egli isoleggia politicamente, non è solingo da ogni lato, imperocché pogniamo che abbia contro i. governi ed i principi, egli possiede l’amore e la stima dei popoli; il che gli conferisce un’autoritá ed efficacia grande e lo ristora in parte dell’abbandono a cui è ridotto. Considerata la cosa per questo verso, non può negarsi che il Piemonte non si diversifichi dall’altra Italia e non sia in grado (parlando assolutamente) di adempier l’ufficio di moderatore e di rappresentare con buon successo il principio di continuitá civile per cui il Rinnovamento avvenire s’ intreccia col Risorgimento. Anzi, stando le dette avvertenze, se ne inferisce che in virtú della continuitá medesima il Rinnovamento d’Italia può essere a suo riguardo un semplice progresso del periodo anteriore, per modo che il Risorgimento subalpino sia capo e fonte di rinnovazione al resto della penisola. E siccome, nella pugna giá incominciata fra il principato e la repubblica, di tali due forme quella sará vincitrice che meglio risolverá i tre problemi dell’etá nostra, se ne deduce che il Piemonte, mettendovi mano e assumendo con buon successo l’egemonia italica, potrá salvare la monarchia in casa propria e conferirle anco di fuori, almeno per un certo tempo.

«Gli antichi chiamavano ’egemonia’ quella spezie di primato, di sopreminenza, di maggioranza, non legale né giuridica, propriamente parlando, ma di morale efficacia, che, fra molte provinole congeneri, unilingui e connazionali, l’una esercita sopra le altre» (0. E però ella «suol essere il momento mezzano che corre fra i vari gradi di unificazione etnografica» ( 1 2 3 >, nell’ultimo dei quali torna una cosa col primato (3). Ma in quanto ella ha per ufficio di accozzare insieme i popoli unigeneri e colloquenti, li riduce a nazione e a stato di comune patria, l’egemonia si distingue dal primato, e ne è la condizione e il germe, non l’atto e l ’effetto, risedendo essa in un popolo dove il primato alberga

(1) Operette politiche, t. n, p. 349.

(2) Gesuita moderno, t. v, p. 458.

(3) Ibid., p. 459.