Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 2, 1911 - BEIC 1832860.djvu/379

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risarciscono l’uomo insigne dell’ingrata oblivione, e possa il culto civile di Vittorio Alfieri essere seme ferace di virtú patrie al Piemonte ed a tutta Italia!

Vane forse non sono queste speranze, poiché a costa del vecchio mondo che ho descritto ne sorge un nuovo sotto i liberi influssi, netto della corruzione gesuitica che infettò le generazioni mature, senza escludere i liberali. Questo Piemonte novello appartiene forse meno alla metropoli che alle provincie, molte delle quali (compresovi le liguri e le sarde) han piú nervo, piú vita, piú spiriti italici e popolani; ma, siccome la dottrina e l’esperienza non sono mai comuni a molti, talvolta vi si trascorre alle improntitudini e alle chimere. Laddove in Torino, come per lo piú nelle capitali, è maggiore il senso e la pratica del positivo, ma per manco d’idee e di affetti la prudenza traligna in ignavia, la spertezza non vale che ai piccoli affari, e il talento conservativo in municipale degenera. Laonde io porto opinione che dal connubio intrinseco delle provincie e della metropoli si potrebbe cavare un ottimo temperamento, dove le buone parti schiumate dei vizi fra loro si permutassero. Cosi i popoli subalpini riuscirebbero per ingegno, per senno, per animo, pari all’altezza dell’assunto e sarebbero egemonici, che è quanto dir nazionali. Imperocché la riuscita di ogni impresa dipende dalla proporzione dei mezzi col fine, e l’apparecchio piú essenziale delle gran mutazioni è l’indole del popolo che deve operarle.

Le stesse avvertenze quadrano alla stirpe dei regnatori. Il maggior lato di casa Savoia rispose al vecchio Piemonte e ne fu l’artefice persin nell’eloquio, poiché il francese e il vernacolo cacciarono lungo tempo dalla corte e dai crocchi la favella nazionale. Niun’ombra di comunella, di vita, di cura italica: straniera l’altra penisola, piú ancora di Austria e di Francia. Lo Stato era la nazione, e per ingrandirlo si racimolava presso i vicini, non mica per unire sé altrui a modo di aggregazione nazionale, ma per aggiunger gli altri a se stesso in guisa di dominio e di conquista. Perciò i reali deila vecchia casa, se ebbero arte, costanza, nerbo nelle piccole imprese, non valsero