Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/158

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che sono adoperati e tirati innanzi dal principe loro, o repubblica o re che sia. Conviene pertanto che dove sono assai potestati, vi surgano assai valenti; dove ne son poche, pochi... Essendo pertanto dipoi cresciuto l’ imperio romano ed avendo spente tutte le repubbliche ed i principati di Europa e d’Aflfrica ed in maggior parte quelli dell’Asia, non lasciò alcuna via alla virtú se non Roma» (*). Il qual fatto è la prova piú manifesta dell’intimo legame che corre tra la patria e l’ingegno; poiché, dileguandosi di mano in mano le patrie e sottentrando la cosinopolitia, gli uomini grandi scemarono in proporzione. Però tutte le dottrine e le sètte religiose e politiche che impugnano il dogma della nazionalitá sono esiziali all’ingegno, spegnendolo nella sua radice, come fanno ai di nostri gli umanisti e i gesuiti; i quali, se sortissero l’intento loro, aprirebbero l’Europa culta ai cosacchi, come la cosmopolitia di Roma imperiale la dischiuse ai «popoli sciti che predarono quell’imperio, il quale aveva la virtú d’altri spento e non saputo mantenere la sua» ( 1 2 ).

L’efficacia della patria in tutte le opere dell’ingegno è cospicua. Troverai di rado scrittore che sia riuscito grande scrivendo in lingua forestiera, perché la lingua non è lo stile, e questo non può venire che dal proprio ingegno informato dal genio patrio. La consuetudine e la cittadinanza esterna sono quasi sempre posticce e infeconde, perché l’ingegno diviso dal paese natio è come una pianta traposta in un terreno non suo o animale migrato sotto estraneo cielo. Vero è che per vivere moralmente e intellettivamente nella tua patria non ti è sempre d’uopo abitarvi; anzi l’esilio giova ai maturi per ampliar le idee, spegnere molte preoccupazioni, divezzarli dalle angustie municipali, spopparli delle lusinghe domestiche e insomma purgar l’animo loro da quegli spiriti meschini e ristretti che piú nocciono ai nazionali. Ma uopo è a tal fine che, non potendo recarti dietro la patria, tu l’abbi sempre nel profondo del cuore e sulla cima de’ tuoi pensieri. Il cittadino non si distingue dal

( 1 ) Arte della guerra, 2 .

( 2 ; Ibid.