Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/198

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che affliggano la vita umana» (*>. E però, come la risoluzione spensierata nuoce, cosi chi ne manca nelle occorrenze non può essere buon operatore. Napoleone in battaglia era risolutissimo, perché la natura l’avea fatto per la guerra; nelle cose di Stato era sovente perplesso e indeciso, come si vide agli undici di novembre del novantanove, durante le cinque settimane di Mosca nel dodici, il giugno del tredici e dopo i disastri del quattordici e del quindici ( a ); lentezze incredibili, che, dalla prima in fuori, contribuirono alla sua ruina. Cade inevitabilmente in questo errore chi, non contento di aspettar le occasioni (che è saviezza), vuole che sieno perfette, diano certezza dell’esito e non abbiano pericolo. Conciossiaché «il tempo non è mai al tutto comodo a fare una cosa; in modo che chi aspetta tutte le comoditá, o ei non tenta mai cosa alcuna o, se pure la tenta, la fa il piú delle volte a suo disavvantaggio» (3). Tal è la consuetudine dei volgari politici. «La piú cattiva parte — dice il segretario fiorentino — che abbiano le repubbliche deboli è l’essere irresolute; in modo che tutti i partiti che le pigliano, li pigliano per forza, e se viene loro fatto alcuno bene, lo fanno forzato e non per prudenza loro» U). Lascio stare che gli uomini irresoluti perdono una buona parte del loro tempo; iattura anche per sé dannosissima, atteso che il tempo è il primo capitale di chi vuole attendere a cose insigni. E però l’antico Esiodo insegnava che «il prolungatore di qualunque azione contende colle disgrazie» (5).

Il saper bene usare l’opportunitá ed il tempo, importando un’azione immediata e uno scopo piú lontano, argomenta la notizia dell’intimo addentellato dei fatti successivi, per cui essi

(1) Leopardi, Opere, t. I, pp. 190, 191.

(2) Vaulabelle, op. cit.

(3) Machiavelli, Storie, 3.

(4) Machiavelli, Discorsi, 1, 38. «Ipse inutili cunctatione, agendi tempora consultando consumpsit: mox utrumque consilium adspernatus, quod inter ancipitia deterrimum est, dum media sequitur, nec ausus est satis nec providit» (Tac., Hist., in, 40). Non ti pare che Tacito faccia il ritratto di un ministro piemontese?

(5) Op. et dies, 411. Plutarch., Cons. ad Apoll., 57.