Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/218

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confacevole, e l’ambiente in cui i culti fioriscono è l’opinione del sovrannaturale. Nei tempi addietro questa opinione era comune a tutte le sètte, giacché la realtá o almeno la possibilitá del sovrannaturale era ammessa quasi universalmente, e niuno o pochissimi impugnavano il principio, pogniamo che molti dubitassero dell’applicazione. Imperocché, quando una setta combatteva con un’altra, essa era meno intenta a negarne i prodigi che ad interpretarli in modo che non le fossero di profitto, recando, esempigrazia, a qualche genio malefico quegl’influssi e quelle opere che a Dio si attribuivano. Oggi i progressi maravigliosi delle scienze naturali create da Galileo, l’introduzione del metodo sperimentale e induttivo in tutti i rami delle cognizioni, le ricerche fatte intorno a certi stati morbosi del corpo e dello spirito, la critica storica perfezionata, la civiltá cresciuta da ogni parte, hanno ristretto smisuratamente il numero di coloro che prestano fede al sovrannaturale in genere o in ispeeieh). Tanto che la persuasione di esso, fuori di coloro che sentono cristianamente, non è piú la regola ma l’eccezione; onde può bensí creare una setta, ma una religione non mai. E nei piú dei cristiani medesimi (dico di quelli che sono tali in effetto) il negozio corre oggi a rovescio di ciò che era una volta; imperocché, laddove gli antichi credevano alla religione in virtú del sovrannaturale, i moderni ammettono il sovrannaturale per l ’autoritá della religione che professano, e ciò che presso gli uni era argomento di credere è divenuto per gli altri oggetto di credenza. Parlo in generale e lascio il debito luogo alle eccezioni. Ora, mancando questa base comune, dove metterebbe radice un nuovo culto? Ogni culto ha bisogno di qualche concetto preliminare, ammesso universalmente, che lo riceva e sostenga a guisa di propedeutica, come l’introduzione di una

(i) Io noto il fatto senza giustificarlo. Né questo è il luogo di cernere il buono dal reo in questo vezzo corrente. Dirò solo di passata che, siccome ogni alterazione del vero lo trasmuta in falso e lo fa discredere, cosi gli ordini soprannatura vengono oggi ripudiati da molti, perché la nozione che se ne porge volgarmente nei libri e nelle scuole è in disaccordo colla scienza. Unica via per rimetterli in credito si è di riformarne il concetto mediante il principio infinitesimale di creazione.