Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/256

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opinione e privi di quei pretesti che li rendono seduttivi e formidabili. Stando le cose in questi termini, niente vieterebbe che i regni tranquillassero a costa delle repubbliche, quando tutti i vantaggi della repubblica sarebbero comuni eziandio al regno. Gli ordini presenti di Francia si assoderebbero e verrebbero in fiore senza scandalo e pericolo dei principati di Europa, perché le nazioni sono savie e quando stanno bene, non che ambire di mutar essere, temono e odiano le mutazioni. Forse il Regno unito d’oggi invidia gli Stati uniti? Egli è dunque chiaro che la declinazione dello Stato regio procede d al vizio degli uomini e non mica dalla natura delle cose, né da quelle leggi universali per cui la democrazia è la mèta a cui corre il nostro incivilimento. L’opinione contraria, confondendo in modo assoluto la democrazia colla repubblica, è non solo un error dottrinale ma un rischio pratico; e siccome giá torse dalla via diritta il Risorgimento, cosi potrebbe sviare il Rinnovamento italiano e anche in certi casi spegnerlo senza rimedio.

Imperocché s’ingannano a partito coloro i quali misurano le condizioni del nostro paese da quelle della Francia e di altre nazioni. Ancorché la fortuna ci salvi dal primato russo e sia favorevole al latino, l’Italia per ordinarsi e rinnovellarsi avrá da fare un travaglio tanto piú doloroso quanto maggiori ci sono la divisione e l’inesperienza civile. Nel mondo delle nazioni, come in quello di natura e nel corpo umano, vi sono certe epoche d’inquiete e di concozione, nelle quali per la turbolenza degli elementi e degli umori non vi ha nulla di stabile e tutto soggiace a crisi e mutazioni continue; finché, sfogato il principio morboso dopo un certo tempo, alla tempesta succede la calma e ai moti precipitosi gli equabili andamenti. Questo periodo, ch’io chiamerei «vulcanico», l’Inghilterra lo ha finito da piú di un secolo e mezzo, la Francia lo corre da dodici lustri, ma in Italia è appena incominciato coi casi ultimi, e voglia Iddio che non debba essere ancor piú lungo e penoso che presso gli altri popoli. Le gran mutazioni non succedono nella vita reale con quella precisione e squisitezza che hanno in sui libri: il male spesso ci sovrasta al bene, e i dirivieni, i rigiri, i regressi, le